Christmas in love

Tre episodi si intrecciano in una girandola di situazioni divertenti e romantiche allo stesso tempo, nella cornice natalizia di Gstaad.
In principio furono gli schetch comici. I primi panetton movie erano decisamente slapstick, tutti giocati su gag e battute. A contrasto la comicità visiva di Boldi e quella verbale di De Sica. E non è un caso che i moltissimi fan del genere ricordino a memoria tutte le scene cult, le battute, i tormentoni. Con il passare del tempo la strenna nataliza per antonomasia, tra le più redditizie nella storia del cinema italiano, si è fatta progressivamente più commedia. Natale sul Nilo o a Bombay ad esempio avevano rispetto ai precedenti un più di storia e intrecci che rendevano il tutto meno comico, meno farsa e più commedia appunto. Quest'anno c'è la rivoluzione? Pare. Fermo restando gag e satira su vizi e virtù dell'Italietta alle vongole, cui il pubblico non può rinunciare, il clan Neri Parenti si dà alla commedia romantica. Sfornando un format passibile di remake a Hollywood. E non è un caso che da Hollywood arrivi sul set uno che di commedie corali se ne intende, Danny De Vito.