Tokyo godfathers

Viene dal Giappone, ma non aspettatevi il solito manga zeppo di violenza e fantascienza. La critica ne parla come di una poesia per gli occhi, una favola moderna di gran cuore. Il regista, Satoshi Kon, è uno di quelli che ha regalato al pubblico perle di saggezza ("Perfect blue", "Millenium actress"), raccontando storie molto umane di persone trasparenti agli occhi della gente. I tre protagonisti di Tokio Godfathers non fanno eccezione: sono tre senzatetto (un ex ciclista alcolizzato, un ex travestito e una ragazza scappata di casa) che il giorno di Natale trovano nei cassonetti dell'immondizia una neonata. Che fare? Intanto darle un nome (Kiyoko) e poi mettersi alla ricerca della casa della bambina...
L'animazione, come sempre nei film di Satoshi Kon, è a livelli d'eccellenza.